Nuovo sequestro nel porto di Salerno
Nuovo sequestro nel porto di Salerno
Gli uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera – di Salerno, ed in particolare il Nucleo Operativo di Intervento Portuale (NOIP), in occasione dell’intensificarsi della richiesta di prodotti della pesca in questo specifico momento dell’anno, hanno intensificato i controlli su detta filiera ponendo, in special modo, attenzione ai prodotti provenienti dai Paesi extraeuropei. Al riguardo i militari del NOIP, unitamente al personale tributario dell’agenzia delle dogane ed al personale veterinario del porto, durante una articolata attività di indagine, hanno individuato a bordo di un grosso Tir sbarcato nel porto di Salerno e proveniente dalla Tunisia, una importante partita di vongole. Dalla minuziosa attività di controllo, gli operatori scovavano all’interno del carico ben 1 Tonnellata e 200 Kg di vongole refrigerate sprovviste della necessaria certificazione sanitaria, nonchè della documentazione di origine e tracciabilità. I mitili in questione, della specie “TAPES DECUSSATUS” e suddivisi in 60 colli da 20 Kg cadauno, facevano parte infatti di un più ampio carico di vongole, risultato conformemente importato, proveniente dalla Tunisia.
I mitili sono così stati sequestrati e per essi non sarà disposta la reimmissione in mare dati i rischi che ne possono derivare, non ultimo il danneggiamento del nostro ecosistema marino e, conseguentemente, delle specie ittiche che lo popolano. Si procederà invece alla distruzione delle vongole sequestrate tramite incenerimento ad una temperatura controllata di 1200 °C presso un dedicato centro di smaltimento autorizzato.
La particolare cautela è stata posta in essere anche perché il Sistema di Allerta Rapido Comunitario ha segnalato, proprio a metà dicembre, un contenuto elevato di ESCHERICHIA COLI in vongole (TAPES DECUSSATUS) proveniente dalla Tunisia.
Al di là dell’importante quantitativo sequestrato, l’azione risulta particolarmente tutelante per la salute dei consumatori se si pensa al numero degli stessi che, in base alle tradizioni locali, avrebbe potuto consumare questa partita atteso che con essa si sarebbero potuti condire spaghetti per circa 5.000 (cinquemila) persone. (301212 Giancarlo Frasca)