La decisione del prestigioso quotidiano statunitense, The New York Times di mettere in prima pagina, l’8 ottobre, l’autostrada Salerno Reggio Calabria, vista come un esempio dei fallimenti italiani, ha fatto indignare la Feneal Uil, uno dei principali sindacati dell’edilizia che ha attaccato il giornale e la Rai per l’informazione fatta su questo argomento. “Niente incarna di più i fallimenti dello Stato italiano”, si leggeva nell’inchiesta da Reggio Calabria, pubblicata due giorni fa, in cui si sottolineava come la tristemente nota autostrada sia anche “il simbolo” delle preoccupazioni di molti Paesi del Nord Europa per la corruzione che dilaga in gran parte del Sud del Vecchio Continente e che frena la ripresa dell’economia in un momento di grande crisi dell’Eurozona.
“I critici – scriveva il quotidiano newyorkese – vedono la Salerno Reggio-Calabria come il frutto marcio di una cultura che promuove lo scambio tra voti e posti di lavoro”.
Una cultura che “alimentata dal crimine organizzato endemico nel Sud Italia, ha sistematicamente defraudato lo Stato, lasciando la Calabria geograficamente ed economicamente isolata”.
Netta la replica della Feneal Uil:
“La disinformazione è sconcertante: la Salerno Reggio-Calabria finisce sul New York Times come simbolo del fallimento italiano. Ma non è così! I dati messi in circolazione principalmente dalla RAI e dai leghisti sono falsi. Nessuno disconosce i problemi delle infiltrazioni malavitose, burocratiche e d’incapacità che riguardano le opere pubbliche che sono identici in tutto il Paese. Ricordiamo che nella provincia di Salerno c’è stato un duello durato 13 anni dove le parti sociali, la magistratura, le forze dell’ordine e tanti altri hanno fatto la loro parte ed hanno vinto contro i mali endemici. Perché se a qualcuno sfugge, il primo cantiere fu aperto a dicembre del 1997 mentre l’ultimo è stato chiuso a maggio del 2012. Proprio per le cose che affermiamo (nessuno può disconoscere) e per l’impegno che abbiamo profuso ci sentiamo offesi ed indignati non tanto per le cose che scrive il N. W. T. ma per i programmi rai a partire da quello domenicale di Rai 1 per le falsità che continuamente vengono riversate addosso come la pubblicità taroccata dei vari imbonitori. I dati riportati sintetizzano al massimo la situazione, ma rimaniamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e per gridare la verità su quest’opera, sempre che qualcuno sia interessato a conoscere la verità. Le false informazioni ci indignano. Vorremmo che ci fosse un confronto in materia con chi divulga falsità perché si affermi una volta per tutte la verità, quella vera, quella vissuta. Una cosa è certa non è tutta colpa della SALERNO – REGGIO CALABRIA se le cose in Italia non vanno bene, ma è tutta colpa della SALERNO – REGGIO CALABRIA se le risorse vengono dirottate al nord del Paese. Bella scusa, grande alibi”.