Un San Matteo 2012 senza Vincenzo De Luca. Dopo aver partecipato al Solenne Pontificale in Cattedrale ieri mattina, il sindaco di Salerno ha disertato la processione del santo patrono del capoluogo. Un appuntamento classico per molti amministratori locali e parlamentari che fanno di tutto per essere presenti e sfialare per le strade di Salerno alle spalle della statua di San Matteo. Nonostante l’attesa dei salernitani ed anche di qualche lavoratore in agitazione, però di De Luca nessuna traccia. Per par conditio ha saltato l’appuntamento anche il presidente della Provincia Cirielli che, però, non è un abituè.
A rappresentare Palazzo Sant’Agostino i presidente del Consiglio provinciale Zara.
A portare la facia tricolore il vice sindaco Eva Avossa. “Nulla di eccezionale – ha spiegato L’Avossa – Solo una lieve indisposizione e, poi, non è la prima volta che rappresento il Comune”. L’assenza, comunque, nonostante le rassicurazioni del vice sindaco resta un evento fuori dalla norma.
Alla base di tutto potrebbe, quindi, esserci un lieve malore nonostante un clima particolare tra proteste preannunciate ed un volantinaggio concretizzatosi all’altezza di piazza Flavio Gioia con il lancio di centinaia di bigliettini inneggianti a San Matteo ma recanti anche uno sogan inequivocabile: “De Luca vattene”. Altra ipotesi, poi, quella di presunti contrasti con la Curia. In Cattedrale De Luca questa mattina avrebbe, secondo alcuni presenti, contestato l’assegnazione dei posti lamentandosi all’uscita con il segretario del Vescovo nel quadriportico prima di abbandonare il campo lasciando senza risposte i cronisti.
A colmare il vuoto, comunque, ci ha pensato abbondantemente il patron della Salernitana e della Lazio, Claudio Lotito. Dopo aver atteso la processione all’altezza delle Poste centrali si è accodato a San Matteo dopo le autorità e gli amministratori locali.
“Scortato” dal delegato allo sport del Comune di Salerno, Petillo, e dal coordinatore provinciale del Pdl, Russo, e da divesi assessori e consiglieri comunali, da Buonaiuto a Celano, Lotito ha seguito la processione fino alla Cattedrale, soffermandosi a parlare di sport e Salernitana con il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto oltre che con numerosi tifosi. Immancabili, ovviamente, le foto e le strette di mani e le domande dei cronisti. “Sono qui perché rappresento la città nel mondo del calcio e mi sembrava giusto partecipare alla processione di San Matteo – ha spiegato Claudio Lotito – Ma non facciamo confusione ed accostamenti impropri al sindaco. Non sono così famoso. Io faccio la comparsa”.
E, poi, la Salernitana e la voglia di riscatto. “Con i cambiamenti che abbiamo fatto (esonero di Galderisi, ritorno di Perrone e Susini) abbiamo dato una svolta radicale. Ora ci aspettiamo i risultati che sinora sono mancati anche perché la squadra è stata allestita per vincere. Ha tutte le carte in regola”. Parole precise anche sul futuro del direttore sportivo del club granata, Mariotto, legato al destino di Galderisi. “Avrà un altro incarico – ha sentenziato il patron – Non avrà più competenze sportive…”.
Al Duomo, poi il colpo finale con Lotito sullo scalone avanti a San Matteo ed al fianco dell’arcivescovo Moretti al quale si è presentato. E c’è anche chi l’ha visto al posto di un portatore sotto la statua del Santo Patrono. (210912 Giancarlo Frasca)