In un telegramma al fratello Marcello, Papa Francesco esprime il suo cordoglio e fa memoria del lungo servizio del porporato come nunzio apostolico e poi osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite impegnato a “testimoniare la paterna sollecitudine del Papa per le sorti dell’umanità”. Anche come presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, sottolinea, ha operato “in favore del bene delle popolazioni, promuovendo costantemente il dialogo e la concordia”, si legga in una nota pubblicata da Vatican News. Papa Francesco, in un telegramma inviato al fratello Marcello, ricorda il cardinale Renato Raffaele Martino, come “zelante pastore che ha servito il Vangelo e la Chiesa”. Esprimendo il suo cordoglio a tutti i familiari ed all’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, di cui il porporato, nativo di Salerno, è stato presbitero prima di entrare nella diplomazia vaticana, il Papa fa memoria “con gratitudine” della sua lunga e solerte collaborazione con i miei predecessori quale nunzio apostolico in alcuni Paesi asiatici e specialmente presso l’organizzazione delle Nazioni Unite”. In questo servizio, sottolinea Papa Francesco, l’allora arcivescovo Martino “non ha risparmiato energie per testimoniare la paterna sollecitudine del Papa per le sorti dell’umanità”. Infine come presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, dal 2002 “nei diversi ruoli affidatigli, ha operato con grande dinamismo in favore del bene delle popolazioni, promuovendo costantemente il dialogo e la concordia”. Il Pontefice chiede quindi al Signore “di accogliere questo suo fedele servitore della Gerusalemme celeste” e imparte la sua benedizione a coloro che ne piangono la scomparsa “con un pensiero riconoscente per quanto lo hanno accudito”.