Nelle prime ore di questa mattina, 22 ottobre 2024, la Squadra Mobile di Salerno, coadiuvata da personale della Direzione Centrale Polizia Stradale di Roma e del Gabinetto Centrale di Polizia Scientifica, ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Salerno, in accoglimento delle richieste presentate da questa Procura della Repubblica, nei confronti di Nancy Liliano, indagata per il reato di omicidio stradale plurimo aggravato. Il provvedimento in questione e relativo al gravissimo incidente stradale dello scorso 6 aprile a Campagna, a seguito del quale hanno perso la vita due militari dell’Arma Carabinieri, che viaggiavano a bordo di un’autovettura di servizio, nonché il conducente di un terzo veicolo. Nella circostanza, un ulteriore militare che conduceva il mezzo è rimasto gravemente ferito, riportando la frattura della clavicola e del bacino.

Secondo la ricostruzione dell’evento accolta dal GIP, quella sera, alle ore 23:00, nel corso di un servizio perlustrativo, i tre militari, appartenenti al Comando Stazione Carabinieri di Campagna, presso la SS91, altezza via Calli, svoltando a sinistra, furono violentemente urtati sulla fiancata destra dall’autovettura Range Rover Evoque, condotta dall’indagata, proveniente dal senso di marcia opposto. La Range Rover, nel girarsi di centottanta gradi a seguito dell’impatto, andò ad urtare anche con la parte anteriore di una Fiat Punto, alla cui guida c’era un settantacinquenne residente a Campagna.

A seguito del sinistro, uno dei militari è deceduto sul colpo, nonostante i tentativi di rianimazione del personale 118 intervenuto sul posto, mentre gli altri due Carabinieri furono trasportati presso l’ospedale “Maria SS. Addolorata” di Eboli, dove uno dei due, giunto in condizioni critiche, è morto a seguito delle ferite riportate. L’uomo a bordo della Fiat Punto, invece, trasportato presso l’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, fu ricoverato in sala di rianimazione con prognosi riservata ma, a causa del politrauma, morì dopo alcuni giorni. La Liliano, conducente della Range Rover, trasportata presso l’ospedale “San Francesco D’assisi” di Oliveto Citra, risultò positiva all’alcool test, con un tasso rilevato di 0,54 gr/litro nel sangue, nonché al precursore della cocaina.

Le conseguenti indagini, coordinate da questa Procura della Repubblica, sono state svolte dalla locale Squadra Mobile e dal Laboratorio Centrale Automotive Analytics and Forensics del Servizio Polizia Stradale di Roma, mediante l’acquisizione e l’analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di video-sorveglianza, rilievi planimetrici e fotogrammetrici della zona interessata, al fine di effettuare una ricostruzione della dinamica del sinistro, della velocità dei veicoli coinvolti e di raccogliere ogni elemento utile ad accertare i fatti e le responsabilità. Secondo la ricostruzione di questo Ufficio, ritenuta allo stato fondata da parte del giudice, la Range Rover Evoque sarebbe sopraggiunta sul luogo dell’impatto ad una velocità media compresa tra 128 km/h e 133 km/h e, verosimilmente a seguito di un estremo tentativo di frenata, avrebbe impattato violentemente, ad una velocita media di 114 km/h, il fianco destro della vettura dei Carabinieri. Si è pertanto ritenuto che la Range Rover presentasse un eccesso di velocita di 64 Km/h rispetto al limite massimo per quell’arteria fissato in 50 Km/h, nonostante le caratteristiche della strada, fiancheggiata da edifici e ubicata in un contesto urbanizzato, e alle condizioni ambientali dovute all’orario notturno.

 

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