Deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi, invasione di terreni o edifici, distruzione o deturpamento di bellezze naturali, realizzazione di opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa, realizzazione di opere senza il prescritto nulla osta dell’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro. Questo ciò che viene contestato dalla Procura della Repubblica di Salerno al legale rappresentante di un resort di Capaccio Paestum, al già responsabile dell’area P.O. Turismo del Comune di Capaccio Paestum e al già responsabile dell’Area P.O. Polizia Locale dello stesso Comune poiché in concorso tra loro occupavano arbitrariamente e modificavano lo stato dei luoghi di un terreno demaniale rendendolo carrabile. Stamani i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno hanno eseguito un decreto, emesso dalla Peocura di Salerno, di sequestro preventivo d’urgenza dei sentieri/varchi nn.1, 2, 18 e 24 della Pineta alla località Varolato/Laura di Capaccio – Paestum, ricadente nella riserva naturale Foce Sele – Tanagro. Le indagini del Nucleo Investigativo hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine alla commissione, nell’area sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale e dichiarata di notevole interesse pubblico, dei reati sopra citati. In particolare, risultano realizzati, senza alcun titolo: un ampliamento del sentiero pedonale n.24 pari a 5,40 metri, mediante la rimozione della staccionata in legno, rispetto ai 90 cm originari di larghezza, nonché la realizzazione, tra la staccionata in legno ed il muro di una rampa volta a superare il dislivello di quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile, tutte opere finalizzate a rendere carrabili i predetti sentieri. Inoltre, sui sentieri pedonali nn. 1 e 2 è stato realizzato un ampliamento pari a 2,70 metri, mediante la rimozione di parte del muro di recinzione, e per il varco n.18 pari a 4 metri mediante la rimozione in staccionata in legno, rispetto ai 90 cm originari, nonché, con riferimento a quest’ultimo varco, ignoti realizzavano una rampa volta a superare il dislivello tra la quota di altezza della sede stradale e la quota della pista ciclabile, finalizzata a rendere carrabile i predetti sentieri.

Di Franco Esposito

Giornalista professionista, lavora a Telecolore dal 1984. Padre di tre figli, è laureato in Giurisprudenza col massimo dei voti. E' corrispondente del Corriere dello Sport e di Repubblica. Radiocronista e opinionista di Radio Bussola 24. Professore a contratto nel Master in Comunicazione dello Sport presso UniCusano. Cultore della Materia presso UniSa.