“E’ stata un’edizione meravigliosa”: lo ha detto Claudio Gubitosi nel corso della conferenza stampa di chiusura di #Giffoni54. Poi il ringraziamento alla Regione Campania e al suo presidente Vincenzo De Luca: “In un momento di incertezza, la scelta della Regione Campania di puntare su Giffoni è stata chiarissima. Il presidente De Luca lo aveva promesso. Lo ha fatto”. “Ma ora – ha aggiunto Gubitosi – è tempo di fare chiarezza. Andrò a Roma nei prossimi giorni davanti quella che considero casa mia, il Ministero della Cultura. Chiederò di essere ricevuto dal Ministro Gennaro Sangiuliano che non riesco ad incontrare ormai da mesi. Il bando per la concessione di contributi ai festival e alle rassegne cinematografiche è di fatto un bando punisci-Giffoni. Chiediamo che ci venga confermato lo stanziamento dello scorso anno. Ce lo devono per tutto quello che Giffoni da oltre mezzo secolo ha fatto e fa per la cultura in Italia, per il benessere dei nostri ragazzi, per la crescita delle nuove generazioni“.
Replica il parlamentare Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati: “Grande rispetto per le manifestazioni culturali ma quest’anno il Giffoni Film Festival più che un evento dedicato ai giovani si è trasformato nella più classica e nostalgica Festa dell’Unità, un palco dedicato ai giovani, si spera futuri elettori, prestato ai partiti del centrosinistra per le prove di alleanza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e per avviare la loro campagna elettorale contro il centrodestra. Come fanno sapere fonti del Ministero della Cultura, al Festival di Giffoni sono state erogate somme che sono arrivate fino a 950mila euro per l’anno 2023. Cifre importanti per una manifestazione che, quest’anno, ha prestato il fianco alla becera politica da mero spot elettorale, in pieno stile deluchiano. Non è un caso che il presidente della Regione Vincenzo De Luca abbia chiamato a raccolta i suoi fedelissimi esponenti della cultura per provare a contrastare, ma con scarsi risultati, il lavoro di buon governo che sta portando avanti il Ministro Gennaro Sangiuliano. Un festival per ragazzi utilizzato per fare politica, dimenticando le sue origini: avvicinare il mondo dei giovani alla cultura. Era forse questo l’obiettivo finale?“.