Nel corso della serata del 17 giugno si è tenuto, presso il museo Diocesano, l’incontro con Sandra Petrignani, autrice del libro “Autobiografia dei miei cani” (edito da Feltrinelli), sollecitata dalla giornalista Monica Trotta, la quale è riuscita a stimolare la discussione dando vita ad un’intensa conversazione. Il libro, come già ben evidente dal titolo, parla dei profondi legami che l’autrice ha instaurato con i diversi cani che l’hanno accompagnata nella sua vita, che in totale sono stati 17. Per Petrignani stabilire un rapporto con un animale significa avere un legame unico, indissolubile, caratterizzato da un amore sincero ed incondizionato da parte del proprio fedele compagno. Tuttavia, gli amici a quattro zampe sono altresì il filo conduttore attraverso cui viene sviluppata la vita della protagonista, Elettra: infatti, l’autrice si serve dei suoi amici pelosi per parlare della sua infanzia, delle sue amicizie, dei suoi amori, dei suoi dolori, dei luoghi che ha visitato e degli oggetti più importanti per lei. Secondo l’autrice, però, è importante sottolineare che i nostri ricordi vengono distorti proprio come nei sogni, in quanto “più scorriamo dentro di noi, più non comprendiamo chi siamo”. Nonostante ciò, per Sandra Petrignani la vita rimane comunque “un cammino in avanti che ci induce alla perfezione”, per raggiungere, prima o poi, un livello di perfezione assoluta.

testo di Mattia Esposito