Ferma ormai dallo scorso 1 aprile, la metropolitana, o ferrovia ad uso urbano come definita dalla Regione Campania, di Salerno, nei cinque mesi di attività ha trasportato circa 700 mila viaggiatori, con punte nel periodo di Luci d’Artista. Solo a dicembre, i passeggeri sono stati 180mila. (070414)
In attesa che la politica trovi le soluzioni per risolvere l’empasse nel quale si è venuta a trovare la metropolitana di Salerno, si verificano i numeri dei 5 mesi di attività dell’infrastruttura.
Il servizio ferroviario in ambito urbano, gestito da Trenitalia, così come definita tecnicamente dalla regione Campania, ha trasportato circa 700 mila viaggiatori, in base ai dati ufficiali resi noti nei giorni scorsi dal quotidiano Il Mattino di Salerno nel periodo dal 4 novembre 2013, giorno di inaugurazione, fino al 31 marzo 2014, nel quale c’è stata l’ultima corsa, almeno per ora per la mancanza di coperture finanziarie.
I picchi di maggior utilizzo, ovviamente, sono stati nel mese di dicembre, in occasionedel periodo di punta delle luci d’artista, l’iniziativa proposta da anni dal Comune di Salerno con le installazioni luminose nelle varie zone del centro cittadino. Circa 180.000 le persone che prima e dopo Natale hanno ultizzato la metropolitana sull’asse dallo stadio Arechi-San leonardo alla stazione Centrale. 30mila i passeggeri nei primi tre giorni di apertura del servizio mentre 18mila sono stati i biglietti staccati nei weekend delle luci d’artista. 6 mila, poi, la media giornaliera di passeggeri registrata tra novembre e dicembre, 4.000 nel mese di marzo, l’ultimo di esercizio di questa prima fase. Numeri ritenuti, comunque importanti, alla luce delle 58 corse giornaliere, sulla linea di poco più di 6 chilometri con fermate a San leonardo, parco Arbostella, Mercatello, pastena, Torrione, Stazione Centrale sul ramo principale, oltre a Via Vernieri e Vietri sul Mare, e la linea della vecchia Circumsalernitana, non elettrificata, con le fermate di Via Irno, Fratte e, quindi, dei centri della Valle dell’Irno fino a Mercato San Severino.
Un tragitto che, nelle intenzioni del Comune di Salerno, dovrebbe essere allungato fino a Bellizzi, passando per l’aeroporto Costa d’Amalfi oltre che da Fisciano verso il campus universitario.